Il fascino di questo paesino di antiche origini con la torre e le case che si specchiano nelle acque azzurre del lago, circondate da canneti e da serre di fragole, ha incantato nel corso degli anni poeti e pittori, così come adesso affascina i numerosi turisti che costantemente lo visitano.
Ecco alcuni delle attrazioni che uno può visitare durante il soggiorno al più piccolo ma più bello dei Castelli Romani
La Chiesa della Madonna de' Putei Eminenti fu costruita in sostituzione della Cappella di Palazzo demolita per ampliare il castello. La chiesa prende il nome dalla cappella originale, intitolata alla Madonna de' Puteo Eminenti per la vicinanza ad un pozzo. Nel XIX secolo la facciata fu restaurata e venne aggiunta l'iscrizione Deo et Beatae Virgini in Coelum Assumptae. La chiesa ha una navata con cappelle laterali e transetto e contiene un organo del 1847 proveniente dalla Chiesa dell'Ara Coeli a Roma e un Trittico ligneo di Antoniazzo Romano raffigurante il Cristo con San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista ai lati.
Il Museo delle Navi Romane di Nemi è una struttura museale inaugurata nel 1940 che ospita due imbarcazioni romane del I secolo d.C., recuperate dal fondo del lago di Nemi. Dopo essere state distrutte durante la Seconda Guerra Mondiale, la struttura è stata riaperta al pubblico nel 1953 e ristrutturata nel 2001. Il Museo è diviso in due sezioni: una dedicata alle navi e una al territorio, che contiene resti protostorici, dell'Età del Bronzo e testimonianze della Roma Imperiale. Nel marzo 2021 è stato aggiunto un frammento di marmo romano a mosaico, mentre nel dicembre 2021 è stata riportata nel Museo una testata di baglio in bronzo decorata con testa di leone proveniente dalla prima nave di Caligola, dopo che era stata trasferita a Roma per motivi di sicurezza durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il Palazzo Ruspoli di Nemi, costruito nel IX secolo come castello dei Conti di Tuscolo, è stato posseduto nel corso dei secoli da diverse famiglie nobiliari come i Monaci delle Tre Fontane, i Colonna, i Cenci e gli Orsini. Dopo un importante restauro durante il Rinascimento, condotto da Giuseppe Valadier, il palazzo si sviluppa attorno ad una torre cilindrica e un giardino pensile. Conserva ancora antichi frammenti marmorei e dipinti a tempera del XVIII secolo di Liborio Coccetti. Negli anni '90 è stato venduto ad una società privata che ha intrapreso un'importante opera di restauro, sfortunatamente mai conclusi.
Il Santuario del Crocifisso era originariamente una cappella dedicata alla Vergine, dove fu portata l'icona della Madonna di Versacarro. Nel 1669, fu esposto il Crocifisso miracolosamente compiuto da fra Vincenzo da Bassiano, che disperava di scolpire il volto del Salvatore. Il Santuario è molto venerato per queste due opere d'arte: la scultura lignea del Crocifisso e l'icona della Madonna di Versacarro, che fu rubata più volte, ma ritrovata dalla polizia nel 2006 a Messina. Le due tavole laterali dell'icona furono rubate nel 1975.
Il Tempio di Diana era un importante santuario federale della Lega Latina, situato sul Monte Albano, che insieme al Tempio di Giove costituiva il centro della vita religiosa e politica. Il culto era dedicato a Diana, dea della caccia, dei parti e degli inferi. L'enorme complesso aveva una superficie di circa 45.000 mq, e conteneva un tempio, due portici di colonne doriche, ambienti per sacerdoti e pellegrini, celle per i doni, bagni idroterapici e un teatro. Attualmente visibili sono solo alcune parti del complesso, ma numerosi reperti sono stati scoperti e conservati in diversi musei.